Errori validazione xml
Errore di validazione XML: "cvc-pattern-valid:
Value '01' is not facet-valid- with respect to pattern [1-9....] for type
#AnonType_CodiceCaricaIntestazione_IVP_Type"
E' stato inserito nel frontespizio del modello un "codice
carica" non corretto. Verificare che sia stato utilizzato un codice carica tra quelli previsti
dalla tabella ministeriale (es. non è ammesso il codice "01" bensì occorre
indicare "1"). E' stata inserita nel frontespizio del modello una
"partita iva" non corretta. Nel caso indicato la partita iva iniziava con un 9 e
quindi era atteso un codice di 10 caratteri totali (le p.iva che iniziano con 8
o 9 sono "speciali", riferite a Enti, Università ecc e sono lunghe 10
caratteri), mentre invece era stata inserita erroneamente con 11 caratteri
totali.
Se si utilizza l'inserimento manuale in Digital Hub
e poi si scarica il
file xml
per passarlo ad un intermediario per la trasmissione, oppure per presentarlo
direttamente sul portale dell'Agenzia delle Entrate (dopo averlo firmato
digitalmente), occorre prestare attenzione al nome del file che deve seguire
alcune direttive di nomenclatura. Il nome del file deve rispettare la
nomenclatura CodicePaese + identificativo univoco trasmittente + tipo file +
progressivo univoco, quindi ad
esempio Il commercialista/intermediario che riceve il
file xml prodotto da Gestionale2 segnala che il file non è conforme alle
specifiche tecniche Alcuni software in dotazione ai commercialisti o
intermediari che devono importare i file xml da altri gestionali, segnalano che
il file xml da importare (prodotto ad esempio con Gestionale2) non è conforme
alle specifiche tecniche perchè manca il prefisso "<iv:" davanti ai tag xml.
Un software intermediario che non accetta xml senza
prefisso "iv:" è ad esempio "EBRIDGE" di
Buffetti. Segnalare l'anomalia al produttore software per chiedere
chiarimenti. Errore generico di validazione xml senza
specificare il messaggio di errore di validazione Dopo aver richiesto una "Trasmissione" del
file xml verso Digital Hub (bottone Trasmetti
) viene visualizzata una finestra di "errore validazione xml" con
indicazione del file xml creato (nella directory cadiwerror_xxx) ma senza
nessuna indicazione sul tipo di errore di validazione che si è
riscontrato. Verificare le indicazioni della FAQ "Connessione internet necessaria
dal server Gestionale2" nella pagina FAQ generali
di questo manuale.
Errore di validazione XML: "cvc-type.3.1.3: il
valore xxxxxxxxxxx dell'elemento "PartitaIVA" non è valido. Il valore
'DatoPI_Type' non è conforme ai vincoli (pattern) previsti per il tipo
(2)"
Errore sulla nomenclatura del file xml in caso di scarico del file da
Digital Hub dopo un inserimento manuale
IT01010101010_LI_00001.xml (e una volta firmato
diventerà IT01010101010_LI_00001.xml.p7m).
Il codice paese
(2char) va espresso secondo lo standard ISO 3166-1 alpha-2 (IT per
Italia).
L'indentificativo univoco trasmittente può essere la partita iva o
il codice fiscale (se IT il codice andrà da un minimo di 11 e max 16 char; in
caso di estero il codice avrà da 2 a 28 char).
Il tipo file e i separatori
fissi sono "_LI_" (underscore, LI, underscore).
Il progressivo univoco è una
stringa alfanumerica di 5 char (deve essere univoca per il file in modo da
differenziare il nome dei file trasmessi da parte del medesimo soggetto).
I prefissi di specificazione della namespace da utilizzare (nell'esempio il
prefisso "iv:") non sono obbligatori all'interno dei file xml,
a meno che non si faccia riferimento a diverse namespace poichè è possibile
specificare tag identici ma con significato diverso all'interno dello stesso xml
(https://www.w3schools.com/xml/xml_namespaces.asp).
Non è il caso dell'xml della Comunicazione dati
liquidazioni IVA, dove i tag sono univoci all'interno del file.
Non è quindi
obbligatorio indicare davanti ad ogni tag il prefisso "iv:". E' un
problema del software dell'intermediario che invece lo richiede come
obbligatorio, non riconoscendo altre forme di scrittura.
Prova della correttezza del
file xml prodotto da Gestionale2 è il fatto che il software di controllo
dell'Agenzia delle Entrate valida correttamente il file, cosi' come gli stessi
file sono stati accettati da altri software e altri canali di trasmissione
(compresa l'Agenzia
Entrate).
Sogei e l'Agenzia delle Entrate alla domanda se il prefisso
"iv:" fosse obbligatorio nei file xml della Comunicazione hanno risposto "è la
stessa cosa. Se iv: non c'è, la procedura, non trovando nulla, l'assume come
presente perché siamo all'interno del documento.".