L'autoapprendimento tiene traccia delle trascodifiche selezionate di volta in volta: in questo modo l'applicazione "impara" e "ricorda" le scelte dell'utente, per poi applicarle successivamente. Mano a mano che si adopera il sistema, diventerà sempre meno necessario intervenire a mano.

Nell'esempio viene proposto il codice IVA (TBLIV) "B".

Premendo il bottoncino a destra si ottiene la consueta ricerca codici, mentre premendo quello di sinistra si visualizza l'elenco delle trascodifiche adoperate:

In questo contesto, il codice "B" è stato proposto dal sistema perchè è quello più "popolare": è stato adoperato ventinove volte contro le due del B22 e l'unica volta del E22. Questo permette di specificare codici occasionali diversi da quello utilizzato normalmente, senza impattare sull'assegnazione di default.

Se si desidera cambiare il codice di default per le future associazioni, selezionare il pallino nella colonna "Default": da questo momento il codice di default prevale, anche se non è il più popolare.

Alcuni codici presentano un autoapprendimento su più livelli. Il codice IVA illustrato, per esempio, può essere risolto con tre differenti livelli:

• Il primo, più dettagliato, tiene conto dell'aliquota IVA, della natura, della descrizione della riga fattura e del codice fornitore
• Il secondo, meno dettagliato, tiene conto dell'aliquota IVA, della natura e del codice fornitore
• Il terzo tiene conto dell'aliquota IVA e della natura

In questa pagina è illustrata la logica di risoluzione dei codici della testa fattura, in quest'altra le righe.