L'adempimento in sintesi
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l’invio «Dati fatture» interessa le fatture passive
annotate sui registri Iva nel trimestre (o semestre) - a nulla rilevando la
data di emissione del documento - e le fatture attive emesse nel medesimo
periodo (in questo caso è irrilevante l’avvenuta registrazione) con la
sola eccezione legata agli autotrasportatori.
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vengono meno i casi di esonero di invio per alcune fatture (come avveniva per il vecchio
Spesometro fino al 2016), con la sola eccezione delle fatture elettroniche B2B e
di quelle alla Pa transitate per il Sistema di Interscambio, che possono comunque
essere incluse nei flussi, come chiarito espressamente dalla circolare 1/E/2017. Non vanno
invece inviati i documenti che non rivestono la qualifica
di “fattura” (semplificando molto, possiamo dire “quelli che si registrano senza il
cliente o il fornitore”); non devono essere presentate le "schede
carburante" poichè non si sono propriamente "fatture".
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nella trasmissione delle fatture emesse non vanno
riportate le "autofatture", vale a dire quelle fatture emesse dal
cessionario/committente nei casi in cui non abbia ricevuto la fattura
di acquisto
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nella trasmissione delle fatture ricevute devono
essere comprese le fatture "bollette doganali" ricevute e anche le
"autofatture", vale a dire quelle fatture emesse e registrate
dal
cessionario/committente nei casi in cui
non le abbia ricevute dal cedente/prestatore.
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i dati da trasmettere, per ciascuna fattura, sono
tutti quelli anagrafici*** (denominazione, indirizzo, ecc…) del cliente e del
fornitore (ed eventualmente quelli del rappresentante fiscale o della stabile
organizzazione) e del riepilogo Iva della fattura. Non vanno trasmessi i dati
di corpo della fattura, in quanto non necessari essendo questo adempimento
finalizzato esclusivamente a creare la base dati per le attività di controllo
da parte dell’agenzia delle Entrate;
***con decreto 148 del 16/10/2017 sono
stati ridotti i dati anagrafici richiesti per la Comunicazione limitando gli
obblighi alla trasmissione di "partita IVA dei soggetti coinvolti nelle
operazioni, o al codice fiscale per i soggetti che non agiscono nell'esercizio
di imprese, arti e professioni
"
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a livello di flussi, abbiamo uno o più file Xml per
le fatture passive e uno o più file per le fatture attive, necessariamente
separati. Ciascun file Xml contiene - per esempio per le fatture attive - i
dati del cedente (fornitore), in relazione a questo fino a 1.000 cessionari
(clienti), e per ciascun cessionario fino a 1.000 fatture. Questo significa,
di fatto, che per determinare la “capienza” di ciascun file Xml si deve far
riferimento al numero di cessionari (clienti), il tutto chiaramente riferito
al trimestre (semestre) di invio. Stesse regole valgono anche per le fatture
passive;
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i flussi Xml, sia per le fatture attive che per
quelle passive, possono essere molteplici (estremizzando, anche un file per
fattura!) in quanto in sede di accoglimento i dati vengono
“accodati”;
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per quanto riguarda le ricevute, vigono le medesime
regole già conosciute per la comunicazione liquidazioni periodiche Iva, quindi
un file di ricevuta per ciascun file Xml inviato, con necessità di fare
puntamento sulla singola fattura ivi contenuta nel caso fosse necessaria la
rettifica o la cancellazione successiva della stessa.
Zucchetti
S.p.A. Gestionale 2 versione
2019